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                                                    Mostra
                                                    BRUNO MUNARI
                                                    Frammenti di Totalità
                                                    a cura di Claudio Cerritelli
                                                   
                                                       25
maggio - 30 giugno 2019
                                                   
Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV)

                                                    L’esposizione ha proposto 20 opere, rappresentative dei diversi filoni espressivi che hanno caratterizzato il vissuto di  
                                                    Munari, non dimenticando i suoi fondamentali testi. La mostra è stata quindi pensata per fare luce luce sulla poliedrica  
                                                    figura di Munari, vero artista, designer, architetto, pedagogo, insegnante e uomo a tutto tondo.



                                                     Mostra
                                                     C'ERA UNA VOLTA
                                                     Ricordi di tradizioni antiche
                                                     a cura di Franco Riccardi
                                                    
                                                     2 dicembre - 16 dicembre 2018
                                                    
Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV).                             

             

                                                    "Con l’approssimarsi del Natale è quasi sintomatico rivolgersi al passato, alle allegorie, alle tradizioni,

                                                     alle atmosfere, a ciò che non esiste più ma che abbiamo in parte archiviato come residua memoria.

                                                     Andremo alla scoperta di usi e costumi risalenti all’ottocento e del novecento, di un’area geografica

                                                     a cavallo tra Francia ed Italia, ma anche di paesi nordici come la Scozia e la Germania, ma non solo"
                                                     (Franco Riccardi).

                                        
           
                                                        Mostra
                                                        SPIRITUALITA' E ASTRAZIONE
                                                        Arte tribale e arte contemporanea
                                                        a cura di Franco Riccardi

                                                   
                                                        Opere tribali provenienti da Burkina Faso, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Nigeria, Mali, Tanzania,
                                                        Togo in confronto con opere di Carla Accardi, Donata Almici, Rodolfo Aricò, Remo Bianco,
                                                        Agostino Bonalumi, Matteo Bosoni, Eugenio Carmi, Giorgio Celiberti, Jorge Eduardo Eielson,
                                                        Giorgio Fumagalli, Osias Hofstatter, Fausto Melotti, Romano Santucci, Franco Saviotti, Giovanni Sesia,
                                                        Günther Uecker.
                 
                                   
                                                        19 maggio - 17 giugno 2018

                                                        Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV)
.                   

                                                    "La mostra nacque per creare un gioco di contrapposizioni tra arte tribale e arte  moderna, attraverso
                            
                         rapporti e confronti a prima vista non facilmente conciliabili ma, in qualche modo, ricchi di fascino e mistero.
                                                     In realtà non c’è necessariamente contrapposizione tra le due forme espressive così lontane nello spazio e nel
                                                     tempo,
a tratti si possono cogliere analogie e similitudini. In ogni caso l’arte dei popoli primitivi ha di certo
                                                     influenzato sensibilmente il lavoro delle avanguardie del Novecento attraverso il forte potere di stilizzazione
                                                     che possiede
e nel saper rendere immagini invisibili e irreali in una forma totalmente nuova, da cui emergono
                                                     forme altamente espressive" (Franco Riccardi)
.

 
 Inaugurazione dell'installazione
 Sottosopra
 di Lucia Pescador
 Presentazione di Roberto Borghi

 Sabato 7 aprile 2018, ore 17.30
 Collezione Riccardi di Arte Contemporanea
 Via Buonarroti 12, Rivanazzano Terme (PV).
 
 L'artista vogherese ha donato alla Collezione Riccardi un'installazione inedita,
 che è stata posta nello spazio sotteraneo, riservato agli artisti del territorio.
 Il titolo Sottosopra si riferisce alle opere della collezione presenti al piano terra, instaurando un legame
 speciale come Atanasio Soldati.
 
 
 Mostra
 20 Sculture (1933 - 2017)
 a cura di Franco Riccardi

 Opere di Sergio Alberti, Mauro Bellucci, Alighiero Boetti, Ambrogio Casati, Nicola Carrino,  
 Jeanne Isabelle Cornière, Lucio Fontana, Roland Kronschnabl, Giancarlo Marchese, Fausto
 Melotti, Andrea Nacciarriti, Ideo Pantaleoni, Gianfranco Pardi, Claudio Parmiggiani, Silverio
 Riva, Giuseppe Spagnulo, Naoya Takahara, Giuseppe Uncini, Angelo Usai, Adolf Vallazza
.

 14 ottobre - 19 novembre 2017. Inaugurazione: 14 ottobre 2017, ore 18 - 20.
 
Presentazione del Prof. Stefano Crespi
 Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV).

 "La scultura non è uno stile apparente, non una grammatica museale, ma una “sostanza” vivente. La 
 modalità della statuaria è «lingua morta», non la scultura. Permane nella vera scultura un impulso,
 l’atto vivente, il discorso aperto nell’orizzonte dell’esistenza. Fuori dall’aderenza a una realtà empirica,
 ma in un’espressione verso l’intimo, verso un’essenza: «la foglia che trema su di un ramo
 (scrive Martini) ha un’anima come la più nobile della creature»" (Stefano Crespi).
 Vedi l'esibizione a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=QSZ1PmxB5kQ


 
 
 Mostra
 Lucia Pescador
 La Memoria del Fuoco (Camera delle Meraviglie)

 13 maggio - 18 giugno 2017. Inaugurazione: 13 maggio 2017, ore 18 - 20.

 Laboratorio, Via Buonarroti 10, 27055 Rivanazzano Terme (PV).

 "Lucia suscita attenzione a voltaggio internazionale. Viene chiamata, con le sue mostre personali, i
 in giro per l’Europa. A Amburgo, in Belgio, in Olanda, moltiplicando le sue presenze con la voglia
 di cimentarsi in sempre nuove esperienze creative. Quasi per caso “scopre” Kazimir Malevich,
 il suprematista russo. Un innamoramento furibondo, che la induce a ricopiare – utilizzando sempre la  
 mano sinistra - molte sue opere. Che costituiranno il corpus della mostra al Refettorio delle Stelline, a
 Milano. Momento significativo per un riepilogo critico sugli ultimi dieci anni di attività" (Gigi Giudice).
 Vedi l'esibizione a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=NGOlMb8o2xc&t=47s

 
 
 Mostra 
 Cibo Vita Morte
 A cura di Massimo Martignoni e Remo Rapetti

 Opere di Benedetta Bonichi, Giuseppe Ducrot, Lorenzo Missoni.

 15 ottobre - 4 dicembre 2016. Inaugurazione: 15 ottobre 2016, ore 18 - 20.
 Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV).
 
 "Cibo vita morte. O anche morte vita cibo. Oppure morte cibo vita. Termini tanto vicini, per ragioni
 fisiche, culturali, religiose, filosofiche, da apparire tra loro intrinsecamente legati, quasi indissolubili.
 È una solida catena semantica nella quale si possono  inoltre inserire altri semplici anelli lessicali per  
 raggiungere ulteriori e più dettagliate sfumature linguistiche. Per esempio: dal cibo alla vita
 fino alla morte, nel cibo la vita e la morte, dal cibo oltre la morte fino alla vita. E avanti di questo
 passo"  (Massimo Martignoni).
Vedi l'esibizione a questo link: https://www.youtube.com
 /watch?v=C0jUAQsZ3U8t=104s
 
 

 
 
Mostra 
VITE IN SCATOLA
Contenitori artistici dal '400 all' '800 
a cura di Franco Riccardi
 
16 aprile - 29 maggio 2016, Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme

Una collezione di circa 120 pezzi, comprendente scatole, cassette, scrigni ecc. di varia epoca, di varia dimensione, di varia provenienza e di vario uso. La mostra è suddivisa in sei sezioni: Alta epoca, In viaggio, Rivoluzione francese/Restaurazione, Venezia, Sacre, Medicali.
Come scrive il curatore "da un lato il contenitore è creato per proteggere nel modo più ingegnoso e macchinoso la sicurezza del segreto: cassetti a scomparsa, false cerniere, congegni che impediscono lo scatto della serratura, tutti tesi a scoraggiare la curiosità ed il tentativo di una facile effrazione. Dall’altro il concetto dell’elemento d’arredo che si vuole bello e prezioso, ispirato alla necessità di un adeguamento allo “status” sociale, quindi richiamo il più appariscente possibile, impreziosito e soggetto alla moda o comunque alla evoluzione del decor”.  
Vedi l'esibizione a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=P6GFBsdujQk
 
 
 
 Mostra
 Il segno e la scrittura
 a cura di Franco Riccardi

 Opere di Carla Accardi, Mauro Bellucci, Ben (Ben Vautier), Alighiero Boetti, Giuseppe  
 Capogrossi, Ettore Colla, Jean Dubuffet, Sergio Fermariello, Salvatore Garau, Marco Gastini,
 Joseph Kosuth, Jiri Kolar, Jannis Kounellis, Emilio Isgrò, Sabrina Mezzaqui,
 Maria Elisabetta Novello, Gastone Novelli, Luca Pancrazzi, Franco Saviotti, Mario Schifano,
 Sean Shanahan, Richard Tuttle.


 Inaugurazione: 10 ottobre 2015, ore 18.00
 10 ottobre - 29 novembre 2015
 Laboratorio, Via Buonarroti 10, Rivanazzano Terme (PV).

  "La motivazione per una mostra sulla parola ed i segni linguistici nasce dall’importanza di una  
  sperimentazione che, dopo i primi tentativi futuristi e surrealisti ed il fenomeno multidisciplinare
  di “Fluxus" si afferma negli anni ’60 e ’70 all’interno del movimento di arte concettuale, una sorta di  
  “pittura segnica”  che non è più materialità ma piuttosto idee e pensiero. Per questo chi osserva è 
  chiamato in prima persona ad interpretare, nel tentativo di dare, con partecipazione e complicità, senso
  e logica a strane combinazioni, giochi apparenti spesso non facili da decifrare" (Massimo Martignoni).
  Vedi l'esibizione a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=3H7F6zJTyUQ
 
 
 
 
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